La città di Torino è candidata a Capitale europea della cultura 2033: è partito ufficialmente l’iter al Tar. Cosa sappiamo finora.
Dopo che ne era già stata annunciata la candidatura, è partito ufficialmente il percorso al Tar per proporre la città di Torino a Capitale europea della cultura 2033. Si tratta di un’importante sfida per il capoluogo piemontese e per il primo cittadino Stefano Lo Russo, il quale ha sottolineato che questo progetto fa parte di un più ampio e vasto investimento che si sta facendo sulla città.
Secondo il sindaco, ci sarebbero buone probabilità che Torino riesca ad aggiudicarsi il titolo. Ricordiamo a tal proposito che Torino è già la Capitale della cultura d’impresa 2024. Dunque la candidatura per il 2033 non sarebbe altro che un ulteriore step nella direzione che già da tempo il capoluogo piemontese sta seguendo.
Nella mattinata dello scorso 14 febbraio, è stato firmato il protocollo per la costituzione del tavolo di coordinamento strategico per la candidatura della città di Torino a Capitale europea della cultura 2033. Il Tavolo, presieduto dal Sindaco Stefano Lo Russo, resterà in vigore fino al 31 dicembre 2027, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione del territorio alla candidatura attraverso iniziative che coinvolgano istituzioni, stakeholder locali, nazionali e internazionali e cittadini, al fine di perseguire obiettivi condivisi come la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale.
“Abbiamo tutte le carte in regola, è un obiettivo che siamo convinti di riuscire a raggiungere”. Ha dichiarato il primo cittadino. “La forza della nostra città è la sua tradizione culturale”. Ha aggiunto subito dopo.
“Torino è già capitale di Cultura europea, si tratta solo di andare avanti e farla risaltare”. Ha confermato il rettore dell’Università Stefano Geuna, mentre il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati ha sottolineato come si stia cercando di dare alla città una direzione ben precisa, che tutti i cittadini “devono percepire come la direzione del loro futuro e di quello delle prossime generazioni”.
Senza contare, poi, che la candidatura del capoluogo piemontese avrebbe anche un grande impatto dal punto di vista economico. A ricordarlo è stato il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina, il quale ha dichiarato: “Torino è la terza città italiana per incidenza del valore aggiunto culturale quindi questo progetto avrà anche ricadute importanti”.
Insomma, sembra proprio che Torino abbia tutte le carte in regola per poter diventare Capitale europea della cultura 2033. Staremo a vedere come si svilupperanno le iniziative previste in questa direzione e come verranno portate avanti.
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