Quando ha visto una BMW “sgommare” e scendere dall’auto un ragazzo che si stava allontanando con borsone ha pensato che fosse un ladro, ha chiamato il 112 e lo ha inseguito. Quello che l’uomo, un cittadino straniero, non sapeva è che il conducente dell’auto non era un ladro e il borsone conteneva più di tre chili di droga.
Durante un ordinario posto di controllo effettuato dalle equipaggi della Squadra Volanti e del Commissariato Mirafiori in via Onorato Vigliani, i poliziotti intimano l’alt ad un giovane alla guida di una BMW che procede a forte velocità. L’auto, però, non si ferma e, complice il traffico intenso, cerca di far perdere le sue tracce. I poliziotti annotano la targa e si mettono alla ricerca dell’auto, diramando la nota di rintraccio alla centrale operativa.
Pochi minuti dopo, un uomo chiama il 112: parla di un ragazzo che sta fuggendo con un borsone dopo essere sceso dall’auto; forse un incidente, forse un furto, viste le manovre spericolate del conducente. Lo segue, fornisce elementi utili agli agenti e li avverte degli spostamenti del fuggitivo, vede il ragazzo disfarsi del borsone e individua il luogo preciso dove lo abbandona, fino all’arrivo dei poliziotti che giungono sul posto in pochi minuti.
Gli agenti del Commissariato Mirafiori riconoscono nel giovane, un italiano di 21 anni, già noto alle forze dell’ordine, l’uomo che non si era fermato all’alt poco prima e lo arrestano. In un giardino, dove il ventunenne lo aveva lanciato, gli agenti recuperano anche il borsone. Al suo interno ci sono più di 3 chili e 200 grami di marijuana. Al ragazzo vengono anche sequestrati 830 euro in contanti.
Gli agenti poi scopriranno anche che il fuggitivo era alla guida dell’auto pur non essendo in possesso di patente di guida mai conseguita, e per questo sarà anche denunciato.
Fonte: Questura di Torino
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