Il controllo, eseguito dal NOE in collaborazione con personale dell’Agenzia delle Dogane di Alessandria, è consistito nell’ apertura coattiva di un contenitore che ufficialmente avrebbe dovuto raccogliere oggetti e materiali in buono stato. Agli occhi degli investigatori si è invece mostrata una situazione di tutt’altro genere.
Si è infatti scoperto che il viaggio del container verso l’Africa sarebbe stato una buona occasione per smaltire rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti “R.A.E.E.”. Invece di mobilio e generi alimentari, il carico consisteva in quasi 200 televisori a schermo piatto, più di 20 pannelli fotovoltaici ed altrettante fotocopiatrici.
Recuperare o smaltire rifiuti spedendoli all’estero è ormai una prassi consolidata dell’attuale mercato, ormai saturo. E’ però soggetta a regole piuttosto rigide, che prevedono la presentazione di appositi documenti di notifica al Servizio Gestione Rifiuti della Provincia, incaricato di rilasciare l’autorizzazione e verificare l’intera procedura.
Il container destinato all’Africa è risultato essere privo della prescritta notifica, oltre alla falsa attestazione sulla “bolla” del contenuto che non consisteva, come invece dichiarato, in beni di qualità, da riutilizzare benché usati.
I rifiuti di cui sopra sono stati pertanto posti in sequestro ed il titolare della dichiarazione doganale dovrà pertanto rispondere all’Autorità Giudiziaria di Alessandria dei reati di spedizione transfrontaliera illecita e falso ideologico.
Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Roma
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