Pericoloso lasciare oggetti sul sedile della propria auto. I ladri non si vedono, ma sono in agguato, pronti a scassinare la portiera e rubare computer, cellulari, macchine fotografiche o, se ci sono, le chiavi di casa.
È accaduto questa domenica in via S. Clemente. Il proprietario dell’appartamento era fuori Torino per trascorrere una giornata in un agriturismo con la famiglia, quando ha ricevuto una notifica sul proprio smartphone – collegato alle telecamere di sorveglianza – che segnalava un’intrusione nella sua abitazione.
Il proprietario ha contattato il 112 N.U.E., fornendo la descrizione del ladro grazie alla quale gli agenti, giunti sul posto, lo hanno riconosciuto e bloccato. Si tratta di L.O., un italiano di 25 anni. Nel suo marsupio sono stati rinvenuti vari gioielli ed un mazzo di chiavi.
Di li a poco è arrivato il proprietario dell’appartamento che, riconosciuto l’autore del furto, ha individuato come proprie le chiavi rinvenute nel marsupio ed i monili; ha inoltre riferito di aver trovato il nottolino della sua autovettura – parcheggiata fuori l’agriturismo – forzato.
È stato il racconto del cognato, che al omento del fatto si trovava fuori Torino con la vittima, a collegare i due accadimenti, svelando la dinamica dell’accaduto, ben più complessa di un semplice furto in abitazione. L’uomo ha infatti dichiarato di aver visto il ladro di appartamento aggirarsi nel parcheggio dell’agriturismo quale ora prima del furto. Solo allora il proprietario dell’appartamento si è avveduto della mancanza delle chiavi della sua abitazione che, infatti, sono state ritrovate nel marsupio del malfattore, e del libretto di circolazione, grazie al quale il ladro è riuscito ad entrare indisturbato nell’appartamento.
Il ladro di appartamento è stato quindi arrestato per furto aggravato in abitazione, in concorso con persona rimasta ignota, e indagato in stato di libertà per ricettazione. A seguito di perquisizione personale è stato rinvenuto uno spray al peperoncino, e quindi un arma agli effetti di legge, una radio trasmittente con auricolari, guanti e un passamontagna.
Fonte: Questura di Torino
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