Torino, Due arresti per furto aggravato

polizia

Mercoledì 25 dicembre, personale del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova ha tratto in arresto due cittadini italiani autori del  furto di una borsa ai danni di una donna, che si trovava in compagnia di un’amica, perché erano  in procinto di partire con il treno per trascorrere il Natale con i propri familiari e amici.

Gli autori, un uomo e una donna, hanno dapprima individuato la vittima ed usato poi uno stratagemma al fine di porre in essere il piano criminoso; la ragazza ha avvicinato la malcapitata e l’ha distratta chiedendole l’orario, mentre il complice le ha sottratto la borsa dandosi poi a precipitosa fuga all’interno della stazione.

Le donne, sconvolte per l’accaduto,  hanno  avuto la forza di reagire urlando; la pattuglia della Polizia Ferroviaria che in quel momento era in servizio di vigilanza all’interno dello scalo, attirata dalle urla e accorgendosi della fuga dei ragazzi, si poneva subito all’inseguimento,  riuscendo  a bloccarli e a recuperare la refurtiva.

Accompagnati in ufficio si effettuavano gli accertamenti di rito e si identificavano i due giovani; si tratta di un ventitreenne italiano, M.J., e di una diciannovenne, anch’ella italiana, che si accompagnava al predetto, entrambi  tossicodipendenti. Il ragazzo è già noto alle Forze dell’Ordine perché in passato ha commesso altri reati analoghi. La ragazza, invece, è incensurata.

Le due donne vittime del reato sono state tranquillizzate dal personale della Polizia Ferroviaria;  erano molto spaventate perché hanno temuto che i risparmi natalizi

( circa 250 euro)  destinati ai regali in famiglia potessero sparire in un attimo.

I due malfattori sono stati arrestati  per il furto commesso ed hanno così trascorso il  giorno di Natale presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito di convalida dell’arresto.

La vittima, dopo aver sporto denuncia, ha recuperato la sua borsa, ripartendo in treno  per trascorre la festività del Natale.

Fonte: Questura di Torino

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