Giovedì mattina, gli agenti della Squadra Volante intervengono in corso Sclopis su richiesta di un Ufficiale Giudiziario. Durante le fasi di uno sfratto, la persona che doveva lasciare l’abitazione si era barricata in casa con il delegato della proprietà dell’immobile.
Sul posto, gli agenti, non ricevono risposta dall’interno dell’alloggio ai ripetuti inviti ad aprire la porta, ragione per cui, vista la situazione, la sfondano. In una delle stanze dell’appartamento gli operatori trovano due persone: il locatario dell’immobile, un italiano di 58 anni, e il delegato della proprietà, quest’ultimo visibilmente scosso. Gli agenti, bloccano immediatamente il cinquantottenne, il quale subito dichiara loro di essere armato. Nel giubbotto dell’uomo, i poliziotti trovano altre 26 cartucce.
Gli agenti appurano poi che nella mattinata di giovedì si doveva dare esecuzione a uno sfratto per morosità al quale partecipavano, oltre al locatario e al delegato della proprietà, l’Ufficiale Giudiziario e l’amministratore di condominio. Tutto sembrava procedere regolarmente tanto che l’inquilino moroso aveva anche firmato l’atto. Terminate le pratiche, i quattro si erano diretti verso l’uscita, in ordine uscivano prima l’Ufficiale Giudiziario e poi l’amministratore di condominio. In questo frangente, però, l’affittuario chiudeva la porta d’ingresso trattenendo con sé l’ostaggio. Una volta soli all’interno dell’appartamento, il cinquantottenne, mostrandogli l’arma, aveva minacciato ripetutamente il suo interlocutore dichiarando anche intenzioni suicide, prima che gli agenti facessero irruzione nell’alloggio.
I poliziotti hanno poi appurato che le stesse intenzioni suicide erano state inviate tramite messaggio all’ex moglie. Il reo, con a carico alcuni precedenti di polizia, veniva poi arrestato per sequestro di persona a scopo di estorsione e denunciato in stato di libertà per minacce aggravate.
Fonte: Questura di Torino
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